venerdì 8 maggio 2009

PITTURA POMPEIANA

Sacrificio di Ifigenia - Pompei, Casa del Poeta Tragico - Intonaco dipinto 45-79 d.C. (Alt. cm 140; larg. cm 138) - Luigi Spina

Colori antichi e dettagli mai visti, una nuova luce sulla storia della pittura romana: il Museo archeologico nazionale di Napoli ritrova dopo un lungo lavoro di restauro e riallestimento la sua collezione di affreschi pompeiani, oltre 400 opere restituite dalle città vesuviane distrutte dall'eruzione del 79 d.C. e recuperate dalla metà del XVIII fino al Novecento.Dalle pitture a incrostazione, alle megalografie in cui principi, filosofi e personificazioni si stagliano su un rosso pompeiano, dalle architetture illusionistiche agli arabeschi, il visitatore potrà cogliere nuovi particolari svelati grazie alla pulitura e revisione ottenuta dei recenti restauri che hanno consentito ai maggiori specialisti di compiere nuove scoperte, confermare o rivedere interpretazioni iconografiche, ricostruire i contesti di provenienza, approfondire generi peculiari come la pittura popolare o il ritratto, indagare tutti gli aspetti della tecnica pittorica e dell'organizzazione dei cantieri.

Alcesti e Admeto - Pompei, Casa del Poeta Tragico - Intonaco dipinto 50-79 d.C. (Alt. Cm 106; larg. Cm 86,5) - Luigi Spina

Marte e Venere - Pompei, Casa di Marte e Venere-Casa delle Nozze di Ercole - Affresco (Alt cm. 99, largh. cm 90)- Luigi Spina

L'esposizione, che sarà permanente, a cura di Mariarosaria Borriello e Valeria Sampaolo (neo direttrice del Museo napoletano), consente così di compiere un viaggio per immagini attraverso il mondo greco-romano: dagli dei ed eroi del mito ai rituali del sacro, dalle scene di vita quotidiana fino all'erotismo, dai ritratti agli incunaboli della natura morta e del paesaggio. Il percorso espositivo si apre con una sala dedicata alla tecnica, nella quale sono presentati esempi di graffiti preparatori, sinopie, pitture su marmo, ciotole di colori e strumenti di misurazione. Segue la sala dedicata alla scoperta delle pitture, all'influenza che esse ebbero sulla moda e sul gusto neoclassico e comprende il primo affresco staccato a Pompei.

Achille a Sciro - Proveniente da Pompei, Casa dei Dioscuri - Affresco IV stile tardo (Alt. cm 148; largh. cm100)- Luigi Spina

Teseo Liberatore - Da Pompei, Casa di Gavius Rufus - Affresco IV stile (Alt. cm 97; largh. cm 88) - Luigi Spina

Si continua, in ordine cronologico, con le pitture di II stile distribuite secondo i contesti di riferimento, come la villa di Boscoreale e la Casa di Giasone; la sala dedicata al III stile comprende una serie di elementi decorativi e di grandi quadri nei quali il paesaggio predomina sulla figura umana; la sala successiva presenta due case di prestigio, quella di Meleagro e quella dei Dioscuri, esemplificative della pittura di IV stile (I secolo d.C.) che comprende opere di grande fama, quali 'Le nozze di Hera e Zeus', 'Achille e Briseide', 'Il Sacrificio di Ifigenia', 'Piritoo e il Centauro', 'Enea ferito', 'Marte e Venere', 'Arianna abbandonata'; a seguire le sale delle nature morte e dei paesaggi, quella della pittura popolare e dei ritratti.

Perseo e Andromeda - Pompei, Casa dei Dioscuri - Affresco IV stile tardo (Alt. cm 128; largh. cm 106) - Luigi Spina

Enea ferito - Pompei, Casa di Sirico - Affresco IV Stile Seconda metà del I secolo d.C (Alt cm. 45, largh. cm 48) - Luigi Spina

La riapertura della sezione è curata dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei retta da Pietro Giovanni Guzzo ed è promossa dalla Regione Campania, assessorato al Turismo e ai Beni Culturali, nell'ambito del progetto "Sei viaggi in Campania 2009". Da settembre anche la Collezione Farnese, la più grande raccolta storica di statue antiche al mondo, dopo il riallestimento e restauro, diverrà parte integrante della collezione permanente del Museo.

1 commento:

  1. Meraviglioso! Da sempre mi ha avvinto la pittura romana. C'é veramente una magia ancestrale che si percepisce tangibile nella contemplazione.
    Ti rigrazio tanto per la pubblicazione, Catone. Non dimenticherò visitare l'esposizione nel mio prossimo viaggio.

    A presto!

    Le Regard.

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